Premio Rebora 2014: una terza edizione ricca di emozioni!
Giunto alla sua terza edizione, il Premio Giovanni Rebora è stato, come ogni anno, promosso e ospitato dal Ristorante Manuelina.
Accanto al figlio, Federico Rebora, e alla famiglia Carbone, quest’anno si sono stretti molti prestigiosi amici: da Carlo Petrini, fondatore dell’Associazione Slow Food, a Piercarlo Grimaldi, Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che ha accolto nel sua splendida cornice la serata di presentazione del Premio, oltre al presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, Giovanni Ballarini.
Durante la serata conclusiva del 12 maggio, i tre vincitori del Premio Rebora 2014 sono stati insigniti del “testo” in rame per cuocere la Focaccia col Formaggio, con incise le motivazioni del premio: John Dickie, studioso inglese dell’University College di Londra, con il testo “Con gusto. Storia degli italiani a tavola” (Laterza Editori) per la sezione “Autori”, Alice Montarotti per la sezione “Giovani Ricercatori”, aggiudicandosi il contributo di mille euro, devoluto come ogni anno da Manuelina, e Giovanni Ballarini per il Premio alla Carriera.
È stato proprio il travolgente Ballarini, durante la serata conclusiva del 12 maggio, a consegnare la Medaglia dell’Accademia Italiana della Cucina a Giovanni Carbone, un prestigioso riconoscimento riservato ai ristoranti capaci di perpetuare, rinnovandola, la migliore tradizione italiana. Un’emozione grande per tutta la grande famiglia di Manuelina che, proprio per la cena di gala, ha aperto le porte della sua cucina allo stellato Filippo Chiappini Dattilo, dall’Antica Osteria del Teatro di Piacenza, Luisa e Franco Casella, dalla Locanda dei Beccaria di Montù Beccaria e Marco Pernati, da sempre Chef di “Manuelina” con tutta la sua “brigata”.
Il regalo più grande per noi ricevuto da Manuelina è stato l’entusiasmo dimostrato da Federico Rebora: «Quest’anno mio padre sarebbe stato davvero contento per il successo che ha ottenuto la sezione dedicata al Premio per il giovane ricercatore, inserita tra le categorie lo scorso anno. Spesso scordiamo che lui fosse soprattutto un insegnante anche se molti lo ricordano per la sua personalità, le battute, la cultura vastissima. Un Premio per uno studente nel nome di mio padre era da tempo nei miei pensieri, grazie a Gianni Carbone ed alla sua famiglia è diventato realtà.»